Filtro Astrodon H-alpha 5 nm 1.25" / 31.8mm montato in cella.
Filtro Astrodon H-alpha 5 nm 1.25" / 31.8mm montato in cella
La fotografia con filtri a banda stetta, specificatamente l’H-Alfa, è diventata molto popolare. L'H-Alfa è lo strumento ideale per poter osservare le strutture di emissione delle nebulose perchè fornisce un alto contrasto ed è possibile fotografare anche in presenza della Luna o di inquinamento luminoso.
Il filtro H-Alfa Astrodon è diventato la scelta preferita dagli astrofotografi per i seguenti e importanti motivi:
- è perfettamente parafocale rispetto a tutti i filtri Astrodon LRGB, C, OIII e SII eliminando la necessità di aggiustamenti del fuoco.
Tutti i filtri Astrodon sono parafocali:
la maggior frustrazione nell’astrofotografia con CCD è quella di dover ritrovare la corretta posizione di fuoco con il filtro H-alfa: i filtri a banda stretta non lasciano passare molta luce per cui è necessario utilizzare una stella molto luminosa per perfezionare la messa a fuoco. Tutti i filtri Astrodon Tru-Balance L, C, R, G, B, H-Alfa, OIII e SII sono parafocali anche su ottiche con rapporto focale inferiore a f/4.
Questo significa poter regolare la messa a fuoco utilizzando un filtro C o G, montare il filtro H-Alfa e procedere immediatamente con l’acquisizione dell’immagine. Questo è uno dei vantaggi chiave dei filtri Astrodon Tru-Balance che li hanno resi così popolari in breve tempo.
Lo spessore del filtro determina quanto esso possa essere parafocale: i filtri Tru-Balance sono filtri dicroici con trattamenti molto resistenti depositati su un singolo substrato di vetro di alta qualità. Lo spessore ridotto (3mm) di questo substrato è controllato in maniera accurata con errore +/-0.05mm. La variazione tra lotto e lotto è inferiore a 0.1mm, misura leggermente inferiore alla zone critica di fuoco di un sistema f/5. Su richiesta è possibile selezionare all’interno di vari lotti filtri con variazione inferiore e quindi ottenere un set di filtri che abbiano esattamente lo stesso spessore (quotazioni su richiesta). - l’incredibile trasmissione luminosa del 90-92% nella linea di emissione dell’H-alfa riduce l’esposizione totale dell’immagine
- la larghezza di banda ridotta a 5nm è il giusto compromesso per ottenere un segnale ricco di dettagli (nettamente più contrastati rispetto ad un 13nm)
- un singolo substrato permette di eliminare riflessi interni che causano aloni intorno alle stelle luminose come avviene per la maggior parte degli altri filtri H-alfa
- efficiente blocco delle lunghezze d’onda che cadono al di fuori della banda passante dell’H-alfa (trasmissione minore dello 0.0004%) per raggiungere un altissimo rapporto segnale/rumore e alto contrasto, anche con la Luna nelle vicinanze
L’immagine sopra mostra il residuo di una Supernova nella Vela ed è stata ottenuta con un sensore KAI11000 su Takahashi FSQ106 e filtro H-Alfa Astrodon. Immagine è di John Gleason. Tutti i diritti riservati.
Il valore FWHM (Ampiezza della banda passante a metà altezza della curva di trasmissione) è 5nm. Nella costruzione di filtri dicroici a banda stretta, si raggiunge spesso un compromesso tra un valore di FWHM molto basso (curva stretta) e un picco di trasmissione il più alto possibile. Per questo il filtro Custom Scientific H-alfa 3.5nm ha un picco di trasmissione del 72% mentre l’Astronomik 13nm ha un picco di trasmissione vicino al 95%. L’Astrodon 6nm, pur avendo perciò una curva stretta, raggiunge attualmente un picco di trasmissione del 90-92%, valore decisamente rimarcabile. Ad esempio un Astronomik 6nm non arriva mediamente all’84%.
La banda passante dei filtri dicroici a banda stretta si muove verso lunghezze d’onda più basse con ottiche a corto rapporto focale. Un filtro H-alfa a banda molto stretta progettato per un’ottica f/10 potrebbe non fornire molto segnale se utilizzato con un’ottica f/3.3 dato che la banda passante del filtro potrebbe essersi spostata sotto la lunghezza di emissione dell’H-Alfa di 656.3nm. Il filtro Astrodon 5nm ha una banda abbastanza larga per supportare cambi di configurazione ottica come sopra descritto senza perdita di trasmissione.
Recentemente, la Custom Scientific ha proposto sul mercato un filtro H-Alfa 4.5nm che supera i problemi del modello precedente. La figura sotto mostra due riprese della Crescent Nebula (NGC6888) ottenute con un filtro Astrodon H-Alfa 6nm (a destra) e con un filtro Custom Scientific H-Alfa 4.5nm (a sinistra). Le immagini sono state riprese la stessa notte in sequenza, con la medesima strumentazione e sono composte da 6 esposizioni da 5 minuti l’una poi elaborate nella medesima maniera con Maxim DL. Si può notare il maggior contrasto fornito dal filtro Astrodon a destra. Il rettangolo è stato disegnato sulla medesima regione per utilizzare la funzione di Maxim DL: la tabella mostra il più alto valore della media del segnale e della deviazione standard, risultante nel maggior contrasto del filtro Astrodon.
FILTRO H-ALFA | MEDIA ADU | DEVIAZIONE STANDARD |
ASTRODON 5nm | 16279 | 5919 |
CUSTOM SCIENTIFIC 4.5nm | 13114 | 5265 |
Molti astrofotografi utilizzano i filtri H-Alfa, SII e OIII per ottenere immagini simili a quelle dell’Hubble. La foto mostra un esempio di quello che si può ottenere riprendendo una regione della nebulosa Nord America con un Takahashi FSQ106N e un sensore CCD KAF3200.
Il verde rappresenta l’idrogeno dalla banda dell’H-Alfa, il rosso lo zolfo dalla banda dello SII e il blu l’ossigeno dalla banda dell’OIII. Si può notare come i filtri a banda stretta aggiungano numerosi dettagli alla struttura della nebulosa ad emissione.
Stato | Nuovo |
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Larghezza del pacco | 5 cm |
Altezza del pacco | 1 cm |
Profondità del pacco | 5 cm |